recensione - Risonanze

 Salve,

Vi presento una raccolta di poesie e racconti di un autore, che gentilmente mi ha detto di recensire.

E devo dire che non mi è affatto dispiaciuto perché le sue parole lasciano veramente il segno.

Buona lettura

Lascio qui la mia recensione

Opera: Risonanze. Racconti e poesie

Autore: Gio Cancemi

Editore: Pluriversum

Anno edizione: 2020

In commercio dal: 2 dicembre 2020

Pagine: 254 p.

L’autore

Gio (Gioacchino) Cancemi nasce a Modena l’8 giugno 1977. È laureato a pieni voti in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Bologna e, con il massimo dei voti, in Pianoforte presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” di Reggio Emilia. Nella vita svolge attività di insegnante di Musica e di Pianista Solista e Accompagnatore. In ambito musicale collabora stabilmente con numerosi insegnanti di fama nazionale e internazionale, con artisti, cantanti e strumentisti (ha all’attivo diversi progetti, fra i quali il Duo Piano e Voce “Echoes & Memories”, con la pubblicazione di diversi CD), compagnie teatrali (per esempio, la Compagnia delle MoRe di Modena) e circoli musicali. Ha partecipato a concorsi di musica vincendo vari premi e ha frequentato diversi masterclass. Ha scritto anche musiche per Pianoforte Solo e per spettacoli teatrali. Nel 2013 pubblica, presso Divinafollia, “Assoli Esuli d’Azzurro” che raccoglie alcune sue poesie. Diversi suoi racconti, poi, sono stati pubblicati in antologie. Questo è il suo primo libro con Pluriversum Edizioni.

Sinossi

Sono le brecce in quella che chiamiamo realtà e che si affacciano su un "mondo parallelo" intriso di sensazioni di cui tutti abbiamo misteriosa esperienza. L'autore, nei racconti e nelle poesie, ci trasporta e viene trasportato a sua volta da un'infinità di risonanze, attraversando vari generi, registri e stili, sempre con lo sguardo rivolto verso quella che, sulle prime, potrebbe apparire magia, che in realtà è il barlume immenso, nascosto, cangiante e sfuggente della nostra essenza umana e di ogni materia, anch'essa, come sosteneva Pitagora, soltanto vibrazione, musica solidificata.

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Recensione

By

Grazia Electra Cormaci

Non me lo aspettavo, davvero, mai e poi mai credevo di poter scoprire in questa raccolta di poesie e racconti, una musicalità della vita, che l’autore, con leggera maestria, come un accordatore attento e silenzioso, ci racconta, riuscendo a trascinare il lettore nell’infinita risonanza che la voglia di tornare a vivere e sperare in un futuro migliore.

Gli stili linguistici si attengono a quelli che vengono considerati, “aulici”, ma comprensibili nella sua magica immensità di pensiero cangiante a ogni passaggio.

E come il filosofo greco, Diogene, cercava l’uomo con la sua lanterna, o ciò che sfugge agli esseri umani, l’autore cerca ciò che ancora sfugge all’animo umano.

Si può collegare la visone di libertà e della vita dell’autore, a filosofi a quella proposta da SIDDARTHA GAUTAMA detto il BUDDHA in India, o a quella proposta da SOCRATE ad Atene, o ancora, a quella proposta da SENECA a Roma o non in ultimo, a quella proposta da FRANCESCO D’ASSISI in Italia e il suo invito perentorio alla dignità della libertà, all’essenzialità del vivere quotidiano e all’autenticità di se stessi è più che mai valido oggi nel tempo dell’omologazione globale, del consumismo sfrenato e della dittatura digitale.

Come afferma l’autore: Le Risonanze sono l’autografo di Dio quando vuole rimanere in incognito. Sono quelle vibrazioni che si rincorrono fra loro, che non sappiamo capire ma che ci guidano l’anima quando meno ce lo aspettiamo. Sono le brecce in quella che chiamiamo realtà e che si affacciano su un “mondo parallelo” intriso di sensazioni di cui tutti abbiamo misteriosa esperienza.

L’autore, nei racconti e nelle poesie, ci trasporta e viene trasportato a sua volta da un’infinità di risonanze, attraversando vari generi, registri e stili, sempre con lo sguardo rivolto verso quella che, sulle prime, potrebbe apparire magia, che in realtà è il barlume immenso, nascosto, cangiante e sfuggente della nostra essenza umana e di ogni materia, anch’essa, come sosteneva Pitagora, soltanto vibrazione, musica solidificata.

Un miracolo intenso di versi, passione e parole, che si amalgamano con versi d’infinito silenzio, di dolore che arriva al lettore come note di violino spezzate a volte gioiose a volte amare, in un gioco di luci e ombre sulla vita di un uomo, del suo passato vissuto intensamente nel freddo silenzio dei sensi, dove la vita continua a scorrere lenta, tra i fantasmi di voci racchiuse nel profondo dell’abisso.

Anime lacerate e ricucite, il lettore troverà scritte nella raccolta di racconti e poesie dell’autore, che ti porteranno a riflettere, quanto a volte la vita toglie e quanto a volte dà, senza remore, senza chiederti in cambio, ma a volte, al contrario, ti chiede troppo, sacrifici, morte e rinunce.

Amori di donne che sopravvivono nella tenue fiamma di una lampada accesa, a volte, invece, svaniscono come la nebbia che si alza lenta avvolgendo di buio la città.

Il mondo dell’anima sussulta e riluce di vita propria, tra ricordi, brividi, incontri, parole e gesti dei personaggi raccontati dall’autore, da lasciarti senza fiato, un angolo buio sospeso a riflettere su ciò che cosa veramente vogliamo e ciò che in realtà cerchiamo dalla nostra esistenza.

Tutto questo è la raccolta di poesia e racconti, che ci insegna ad apprezzare ancora di più quello che la vita ci offre, anche il dolore chiuso nei meandri della nostra anima solitaria, nel confine che divide il nostro subconscio, e mai come queste rime e parole, possono arrivare là dove nessuno è mai arrivato, per cercare di trovare la verità di noi, esseri umani, capirci così da poterci amare di più.

Consigliassimo

Voto: 8