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lunedì 27 giugno 2022

Che meraviglia! Saggio di Alessandro Di Pasquale edito da BastogiLibri

 






Che... Meraviglia

Un saggio di Alessandro Di Pasquale sulla meraviglia, come nasce e come funziona l’emozione della meraviglia e come può insegnare l’arte del vivere


Una chicca da non perdersi







Che Meraviglia!

 

Scheda libro:

Opera: Che meraviglia

Autore: Alessandro Di Pasquale

Genere: saggio sull’arte

Target: Young/adult

Editore: BastogiLibri

 

Collana: Studi interdisciplinari

 

Anno edizione:2022


Link

https://alit-grazia.blogspot.com/2022/06/che-meraviglia-saggio-di-alessandro-di.html 




Che... meraviglia! Come nasce e come funziona l’emozione della meraviglia e come può insegnarci l’arte di vivere

 





Descrizione


Tutti sanno che cos’è la “meraviglia”. Eppure questo libro può riservare molte sorprese. Attraverso un’analisi rigorosa delle fonti che ne attestano l’origine biologico-evolutiva e il supporto di personali esperienze, l’autore formula al lettore la sua spregiudicata proposta: che la meraviglia diventi il filo conduttore dell’intera esistenza umana, da accogliere come criterio di comportamento e di valutazione di quello che succede nella vita. Con l’inevitabile conseguenza di adottare uno stile di vita spontaneo, in cui ogni persona assuma sempre il ruolo da protagonista delle proprie emozioni e che inoltre, diffidando delle convenzioni sociali, sia incoraggiata a divenire libera, empatica, anticonformista.

 

 

Questo libro nasce dalla speranza dell’autore di suscitare più meraviglia di quanto sia riuscito a originare con la sua semplice esistenza.

 




L’autore

Alessandro Di Pasquale è nato a Roma e laureato in Giurisprudenza. Conseguita l’abilitazione alla professione di avvocato, ha poi svolto attività di Giurista d’impresa presso una grande società di Informatica. Con passione si è sempre occupato, e tuttora prosegue, di Diritto del lavoro e relazioni sindacali, ricoprendo incarichi di responsabilità. Parallelamente, non ha mai smesso di coltivare un percorso di crescita di Auto-aiuto, Biodanza, divenendo Counselor abilitato alla formazione psicologica ed esperienziale, con consolidata pratica nella conduzione di gruppi. A corredo della ricerca personale, ha approfondito, con letture e corsi di formazione, aspetti di studio su psicologia, evoluzione dell’uomo, antropologia, biologia e filosofia.

 





 

Recensione

By

Grazia

 

Aristotele lo sapeva bene quale fosse la causa del suo filosofare: “La meraviglia” Lo stupore di fronte alle cose, (Myricae) Pascoli, e lo sa bene anche il nostro autore del saggio “Che meraviglia!”, la capacità che ha questa emozione tanto da farci sorprendere, di ascoltare la sua melodiosa voce. Un tema, quello della meraviglia filosofica, che ci lascia sbalorditi e al contempo ci porta a riflettere sulle molteplici interrogazioni della filosofia Occidentale. Sappiamo, in linea di massima, che Aristotele mette a tema proprio questo stato mentale, la meraviglia, realizzando che la meraviglia è il segnale del pensiero contemplativo tipico della grecità. Una dimensione teorica del filosofare che tributa la riflessione greca diversa dalla conoscenza.

 

La meraviglia, oggetto di indagine di Alessandro di Pasquale, si amplia riferendosi a un’unica e identica scienza in grado di speculare intorno ai principi massimi e alle cause che ne derivano: infatti, anche il bene e il male sono il fine e causa delle cose.

L’autore ci introduce all’emozione che può suscitare la meraviglia, spiegandoci, che essa non tende solamente a realizzare qualcosa, ma ci invia degli input, ossia delle informazioni attestando anche ciò che affermavano i primi filosofi dell’antica Grecia. Uomini, sì, uomini i quali hanno cominciato a filosofare e continuano a farlo, spinti da quell’alta emozione che è la meraviglia, quando in principio si meravigliavano solo di fronte alle problematicità più semplici, fino a domandarsi da cosa dipendevano i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo. Ora, chi esprime meraviglia, riconosce di non sapere; ed è per questo che tutti coloro che esprimono meraviglia amano tutto ciò che li circonda, o i classici mitologici, perché essi sono costituiti da un insieme di cose che destano meraviglia. Con la voglia di sapere, grazie alla meraviglia, l’uomo si è liberato dall’ignoranza dei falsi miti, ed è evidente che si è ricercato il sapere solo al fine di sapienza e non per conseguire qualche utilità pratica. É manifesto, dunque, che il filosofo non aspira a nessun vantaggio economico o altresì benessere materiale, anzi, è evidente che, come l’uomo che possiede il libero arbitrio sa già che non deve essere prigioniero dei pensieri altrui, ma libero di esprimerne di propri. La natura è libera di narrare con i suoi colori, con le sue ricche sfumature naturali, così, la mente dell’uomo è libera di esprimere meraviglia anche per un sorriso di un bambino. Questa è l’importanza che l’autore dà alla meraviglia, perché questa emozione aiuta a essere sé stessi e non a indossare una maschera per mostrarsi al mondo. Il pensiero junghiano percorre sul filo della meraviglia ciò che può aiutare a essere sé stessi, senza vergognarsi, senza doversi nascondere per quel che si è.

E già, ‘Chi non riesce più a stupirsi o a meravigliarsi è come se fosse morto’, affermava Albert Einstein, citazione molto nota ai più.

La Meraviglia, come afferma il Di Pasquale, può Migliorare la Soddisfazione di Vita.

Già, perché il senso di stupore che ci dà gioia quando siamo felici o quando ci accade un qualcosa di stupendo e inatteso, come ad esempio ce lo può dare un’opera d’arte “la Gioconda”, o un panorama straordinariamente immenso come la foresta Amazzonica, o un tramonto che riflette sulle acque limpide del mare, ci rende l’animo quieto, appagato. Come ci meravigliano i colori usati dai pittori per imprimere sulla tela quelle sfumature di quel che sarà la prossima opera d’arte. E queste gradazioni emozionano, rapiscono lo sguardo e lo spirito portando la nostra mente lontano, in un’estasi che è un tutt’uno con la natura.

La meraviglia ci aiuta a meditare su ciò che veramente vogliamo, a ciò che realmente aspiriamo, qual è il nostro vero scopo nella vita.

Ma è la meraviglia che esprime lo sguardo di un bambino a farci riflettere quanto sia importante fermarsi  e guardarci intorno. Non corriamo come se non avessimo più un domani da vivere, al contrario viviamo il qui e ora.

La bellezza che ci trasmette la meraviglia non è invisibile, a volte ce l’abbiamo davanti agli occhi e non riusciamo a coglierla, come la melodia di un violino. Un bambino che ci viene incontro a braccia aperte, la musicalità del silenzio.

A pensarci bene, serve umiltà, serve tornare un po’ bambini, (Myricae – Pascoli) serve la capacità di mettersi in gioco, uscire dalla propria zona off-limits e dal nostro stato di frustrazione e di supremazia, serve lasciarsi trasportare dalle emozioni, per poter apprezzare le meraviglie del mondo.  E l’autore, con il suo stile colloquiale che arriva a chiunque, con il suo guardare al mondo con gli occhi di un bambino e con la sua capacità di esprimere meraviglia, beh, conquista e ammalia in quelle che sono gli studi interdisciplinari ma che riesce a fare suoi, sviluppando una sorta di indagine continua di “senso” di cui l’uomo è alla continua ricerca.

cogito ergo sum”, ovvero “penso dunque sono”.

(Cartesio)

È la formula con la quale Cartesio espresse la certezza che l’uomo ha di sé stesso essendo egli un soggetto pensante. Il cosiddetto dubbio metodico, dunque mettere in dubbio ogni affermazione, ritenendola almeno inizialmente falsa.

E io aggiungo: mi meraviglio, dunque amo...

(E. G. Cormak)

E con questa citazione, possiamo affermare che non v’è dubbio alcuno che:

La meraviglia è l’arte dell’apprendere, del sapere e dell’amare le piccole cose che la vita ci regala.




Consigliato










Alla prossima
















                                            E. G. Cormaci 

Romana di adozione, vive a Manziana, un grazioso angolo immerso nel verde. Si  interessa da sempre di letteratura. Diplomata con specializzazione in scrittura creativa, scrive sceneggiature per il cinema e la TV, tra cui quella per la fiction Io non dimentico. (Canale 5 – anno; 2007) Lavora come consulente editoriale, editor, blogger, correttore di bozze, Ghostwriter e giornalista freelance; scrive articoli su fatti di cronaca. Per il Ciliegio, dirige come blogger la rubrica mensile: “Uscite Succose” da lei ideata, dove vengono recensiti libri, video/intro dei nuovi libri editati dalla casa editrice. Il suo corso di scrittura creativa livello avanzato è stato pubblicato sulla piattaforma di Life Learning

 Sulla rubrica “Piacevoli letture”, sempre da lei ideata per la casa editrice Triskell - e Per la rubrica “Straordinarie letture” da lei ideata e diretta per la NUA edizioni,  e sulla rubrica “Sognando tra le parole”, sempre da lei ideata, per la casa editrice PuBmePotete trovare le segnalazioni e le sue recensioni sul blog: “L’angolo della fantasia – letture infinite.


Per Neri Pozza

Rubrica: “ll Nido dei libri”

Recensisce libri su Respiro di Libri Blog, e per Infiniti mondi – scrittori indipendenti di Andrea Zanotti.

Autrice eclettica e creativa con svariate passioni, continua a coltivare quella per la narrativa.


 

Recapiti:

 

Potete trovare le segnalazioni, recensioni di

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L’angolo della fantasia – letture infinite

https://alit-grazia.blogspot.com/...

 

Rubrica “Uscite succose” del Ciliegio edizioni, potete consultare il  https://piccoletto11lukeletturesuccose.blogspot.com/...

 

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https://alitgrazia.blogspot.com/2022/04/triskell-edizioni-blog-langolo-della.html


 

NUA edizioni

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http://booknelmondostraordinarieletture.blogspot.com




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Neri Pozza

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