Che... Meraviglia
Un saggio di Alessandro Di Pasquale sulla meraviglia, come nasce e come funziona l’emozione della meraviglia e come può insegnare l’arte del vivere
Una chicca da non perdersi
Che Meraviglia!
Scheda libro:
Opera: Che meraviglia
Autore: Alessandro Di
Pasquale
Genere: saggio sull’arte
Target: Young/adult
Editore: BastogiLibri
Collana: Studi interdisciplinari
Anno edizione:2022
Link
https://alit-grazia.blogspot.com/2022/06/che-meraviglia-saggio-di-alessandro-di.html
Che... meraviglia! Come
nasce e come funziona l’emozione della meraviglia e come può insegnarci l’arte
di vivere
Descrizione
Tutti sanno che cos’è la “meraviglia”. Eppure questo libro può riservare molte
sorprese. Attraverso un’analisi rigorosa delle fonti che ne attestano l’origine
biologico-evolutiva e il supporto di personali esperienze, l’autore formula al
lettore la sua spregiudicata proposta: che la meraviglia diventi il filo
conduttore dell’intera esistenza umana, da accogliere come criterio di
comportamento e di valutazione di quello che succede nella vita. Con l’inevitabile
conseguenza di adottare uno stile di vita spontaneo, in cui ogni persona assuma
sempre il ruolo da protagonista delle proprie emozioni e che inoltre,
diffidando delle convenzioni sociali, sia incoraggiata a divenire libera,
empatica, anticonformista.
Questo libro nasce dalla
speranza dell’autore di suscitare più meraviglia di quanto sia riuscito a
originare con la sua semplice esistenza.
L’autore
Alessandro
Di Pasquale è nato a Roma e laureato in Giurisprudenza. Conseguita l’abilitazione
alla professione di avvocato, ha poi svolto attività di Giurista d’impresa
presso una grande società di Informatica. Con passione si è sempre occupato, e
tuttora prosegue, di Diritto del lavoro e relazioni sindacali, ricoprendo
incarichi di responsabilità. Parallelamente, non ha mai smesso di coltivare un
percorso di crescita di Auto-aiuto, Biodanza, divenendo Counselor abilitato
alla formazione psicologica ed esperienziale, con consolidata pratica nella
conduzione di gruppi. A corredo della ricerca personale, ha approfondito, con
letture e corsi di formazione, aspetti di studio su psicologia, evoluzione dell’uomo,
antropologia, biologia e filosofia.
Recensione
By
Grazia
Aristotele
lo sapeva bene quale fosse la causa del suo filosofare: “La meraviglia” Lo
stupore di fronte alle cose, (Myricae) Pascoli, e lo sa bene anche il nostro
autore del saggio “Che meraviglia!”, la capacità che ha questa emozione tanto
da farci sorprendere, di ascoltare la sua melodiosa voce. Un tema, quello della
meraviglia filosofica, che ci lascia sbalorditi e al contempo ci porta a
riflettere sulle molteplici interrogazioni della filosofia Occidentale. Sappiamo,
in linea di massima, che Aristotele mette a tema proprio questo stato mentale,
la meraviglia, realizzando che la meraviglia è il segnale del pensiero contemplativo
tipico della grecità. Una dimensione teorica del filosofare che tributa la riflessione
greca diversa dalla conoscenza.
La meraviglia, oggetto di indagine di Alessandro di Pasquale,
si amplia riferendosi a un’unica e identica scienza in grado di speculare
intorno ai principi massimi e alle cause che ne derivano: infatti, anche il bene
e il
male sono il fine e causa delle cose.
L’autore ci introduce all’emozione che può suscitare la
meraviglia, spiegandoci, che essa non tende solamente a realizzare qualcosa, ma
ci invia degli input, ossia delle informazioni attestando anche ciò che
affermavano i primi filosofi dell’antica Grecia. Uomini, sì, uomini i quali
hanno cominciato a filosofare e continuano a farlo, spinti da quell’alta
emozione che è la meraviglia, quando in principio si meravigliavano solo di
fronte alle problematicità più semplici, fino a domandarsi da cosa dipendevano i
fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti
la generazione dell’intero universo. Ora, chi esprime meraviglia, riconosce di
non sapere; ed è per questo che tutti coloro che esprimono meraviglia amano
tutto ciò che li circonda, o i classici mitologici, perché essi sono costituiti
da un insieme di cose che destano meraviglia. Con la voglia di sapere, grazie
alla meraviglia, l’uomo si è liberato dall’ignoranza dei falsi miti, ed è
evidente che si è ricercato il sapere solo al fine di sapienza e non per
conseguire qualche utilità pratica. É manifesto, dunque, che il filosofo non aspira
a nessun vantaggio economico o altresì benessere materiale, anzi, è evidente
che, come l’uomo che possiede il libero arbitrio sa già che non deve essere
prigioniero dei pensieri altrui, ma libero di esprimerne di propri. La natura è
libera di narrare con i suoi colori, con le sue ricche sfumature naturali,
così, la mente dell’uomo è libera di esprimere meraviglia anche per un sorriso
di un bambino. Questa è l’importanza che l’autore dà alla meraviglia, perché
questa emozione aiuta a essere sé stessi e non a indossare una maschera per
mostrarsi al mondo. Il pensiero junghiano percorre sul filo della meraviglia ciò
che può aiutare a essere sé stessi, senza vergognarsi, senza doversi nascondere
per quel che si è.
E già, ‘Chi non
riesce più a stupirsi o a meravigliarsi è come se fosse morto’, affermava Albert Einstein,
citazione molto nota ai più.
La Meraviglia, come afferma il Di Pasquale, può Migliorare la Soddisfazione
di Vita.
Già, perché il senso di stupore che ci dà gioia quando siamo felici o
quando ci accade un qualcosa di stupendo e inatteso, come ad esempio ce lo può
dare un’opera d’arte “la Gioconda”, o un panorama straordinariamente immenso
come la foresta Amazzonica, o un tramonto che riflette sulle acque limpide del
mare, ci rende l’animo quieto, appagato. Come ci meravigliano i colori usati
dai pittori per imprimere sulla tela quelle sfumature di quel che sarà la
prossima opera d’arte. E queste gradazioni emozionano, rapiscono lo sguardo e
lo spirito portando la nostra mente lontano, in un’estasi che è un tutt’uno con
la natura.
La meraviglia ci aiuta a
meditare su ciò che veramente vogliamo, a ciò che realmente aspiriamo, qual è
il nostro vero scopo nella vita.
Ma è la meraviglia che
esprime lo sguardo di un bambino a farci riflettere quanto sia importante fermarsi e guardarci intorno. Non corriamo come se non avessimo più un domani da vivere, al
contrario viviamo il qui e ora.
La bellezza che ci trasmette la
meraviglia non è invisibile, a volte ce l’abbiamo davanti agli occhi e non
riusciamo a coglierla, come la melodia di un violino. Un bambino che ci viene
incontro a braccia aperte, la musicalità del silenzio.
A pensarci bene, serve
umiltà, serve tornare un po’ bambini, (Myricae – Pascoli) serve la
capacità di mettersi in gioco, uscire dalla propria zona off-limits e dal
nostro stato di frustrazione e di supremazia, serve lasciarsi trasportare dalle
emozioni, per poter apprezzare le meraviglie del mondo. E l’autore, con il suo stile colloquiale che
arriva a chiunque, con il suo guardare al mondo con gli occhi di un bambino e
con la sua capacità di esprimere meraviglia, beh, conquista e ammalia in quelle
che sono gli studi interdisciplinari ma che riesce a fare suoi, sviluppando una
sorta di indagine continua di “senso” di cui l’uomo è alla continua ricerca.
“cogito
ergo sum”, ovvero “penso dunque sono”.
(Cartesio)
È la
formula con la quale Cartesio espresse la certezza che l’uomo ha di sé stesso
essendo egli un soggetto pensante. Il cosiddetto dubbio metodico, dunque
mettere in dubbio ogni affermazione, ritenendola almeno inizialmente falsa.
E io aggiungo: mi
meraviglio, dunque amo...
(E. G. Cormak)
E con questa citazione,
possiamo affermare che non v’è dubbio alcuno che:
La meraviglia è l’arte
dell’apprendere, del sapere e dell’amare le piccole cose che la vita ci regala.
Consigliato
Alla prossima
E. G. Cormaci
Romana di adozione, vive a Manziana, un grazioso angolo immerso nel verde. Si interessa da sempre di letteratura. Diplomata con specializzazione in scrittura creativa, scrive sceneggiature per il cinema e la TV, tra cui quella per la fiction Io non dimentico. (Canale 5 – anno; 2007) Lavora come consulente editoriale, editor, blogger, correttore di bozze, Ghostwriter e giornalista freelance; scrive articoli su fatti di cronaca. Per il Ciliegio, dirige come blogger la rubrica mensile: “Uscite Succose” da lei ideata, dove vengono recensiti libri, video/intro dei nuovi libri editati dalla casa editrice. Il suo corso di scrittura creativa livello avanzato è stato pubblicato sulla piattaforma di Life Learning
Sulla rubrica “Piacevoli letture”, sempre da lei ideata per la casa editrice Triskell - e Per la rubrica “Straordinarie letture” da lei ideata e diretta per la NUA edizioni, e sulla rubrica “Sognando tra le parole”, sempre da lei ideata, per la casa editrice PuBme. Potete trovare le segnalazioni e le sue recensioni sul blog: “L’angolo della fantasia – letture infinite.
Per Neri Pozza
Rubrica: “ll Nido dei libri”
Recensisce libri su Respiro di Libri Blog, e per Infiniti mondi – scrittori indipendenti di Andrea Zanotti.
Autrice eclettica e creativa con svariate passioni, continua a coltivare quella per la narrativa.
Recapiti:
Potete trovare le segnalazioni, recensioni di
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L’angolo della fantasia – letture infinite
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Rubrica “Uscite succose” del Ciliegio edizioni, potete consultare il https://piccoletto11lukeletturesuccose.blogspot.com/...
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Rubrica – “Straordinarie Letture”
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