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lunedì 31 maggio 2021





 

Opera: Siamo destinati

Autrice: Maria Cristina Malagoli

Genere: fantascienza

Target: Young/adult

Editore: AmicoLibro (29 maggio 2020)

 

 

Sinossi

“Siamo destinati” è il sequel del romanzo “Luce nel buio” in cui quattro liceali sono coinvolti, loro malgrado, in una serie di vicende che hanno dell’incredibile. In entrambi i romanzi è vivo ed è sempre presente l’amore che l’autrice sente per la sua amata Sardegna. Ogni pagina trasuda di forte empatia col problema dell’inquinamento ambientale e il desiderio di voler tutelare un diritto che è quello della salute per tutti i cittadini del mondo. Le vicende si svolgono in Sardegna: Porto Giunco e Punta Molentis a Villasimius.

 


Recensione

By

Grazia Electra Cormaci

 

“Esisto, esisto senza ritirarmi dal tempo
e vengo al 
mondo ogni ora
diventando l’
aria che respiro
aggrappandomi come una bambina
alla 
mano di un destino
che mi chiede dove andare
prima di orientarsi dentro al cuore.”

(Michela Zanarella)


 

“Siamo destinati” è il sequel di “Luce nel buio”. In questo secondo libro, l’autrice continua a narrarci la storia dei quattro adolescenti che si ritrovano, nonostante i loro sforzi, impantanati in circostanze che hanno del fantascientifico. L’amicizia con un alieno dall’aspetto affascinante, molto diverso da quelli che conosciamo attraverso i movie di fantascienza, aiuta loro a considerare quanto sia importante la tutela e il rispetto per la natura in cui si vive. Praticamente porta loro a riflettere, quanto sia saggio proteggere l’ambiente per poi essere a sua volta, difesi, altrimenti, continuando a ignorare ciò, alla fin fine distruggeremo questa protezione e di conseguenza autodistruggeremo la razza umana. I quattro protagonisti, nell’incipit - diciamocelo pure - se ne fregano, e vivono spensierati i loro giorni di vacanze, tuttavia, quando Thomas, l’alieno, li informa di ciò che sta accadendo intorno a loro, beh, è come il film “Il risveglio” di una situazione che va peggiorando sempre più.

Nel secondo romanzo ritroviamo gli stessi protagonisti del primo, solo un po’ più maturi e consapevoli, tant’è che si incaricheranno come volontari di un compito ammirevole: controllare le spiagge del comune di Villasimius e ripulirle dai rifiuti dei turisti o visitatori locali.

Inoltre, abbiamo una dolce storia d’amore che nasce (tra razze diverse): l’alieno Thomas e l’umana Sara. Un sentimento non facile da vivere, per i sensi di colpa che man mano crescono dentro di loro, a volte tormentandoli, a volte portandoli a riflettere interiormente su cosa o non è giusto fare. 

Lasciarsi o continuare a dare retta al loro cuore?

In entrambi i romanzi della Malagoli è vivo l’amore per la sua Sardegna. Ogni passaggio è   basato sull’amore di una terra ricca di caratteristiche bucoliche, meravigliose e splendide. Una terra che ti cattura e ti sorprende ogni volta che ritorni da lei, come Ulisse fu attratto dal canto ammaliatore delle sirene. I suoi profumi, le sue meraviglie ti entrano dentro e non ti lasciano andare; il suo soffio dolce e sibillino ti penetra nell’anima ricordandoti che essa ti accoglie a braccia aperte, tra i suoi lunghi riflessi di un’acqua cristallina, le grandiose scogliere e insenature dove tutto è pace, dove tutto è armonia, dove l’ambiente è unico e imprevedibile. Le montagne che scendono a picco sul mare, che resta lì, eterno ad aspettare che qualcuno di passaggio calpesti la sua sabbia morbida e calda. Un mare eterno, elemento naturale dove ogni essere umano rimane oltremodo abbacinato e cullato tra le sue flessuose onde, che avviluppano con affetto chi si lascia amare. Questo è il messaggio che l’autrice di questo sequel ci ha voluto inviare.

Un messaggio considerevole, che dovrebbe essere inteso come regola principale per ciò che riguarda il rispetto per l’ambiente tutto. I quattro giovani protagonisti, tra cui l’alieno Thomas, sono gli eroi di questa storia e devono affrontare o forse prevenire in tempo un disastro senza precedenti, ma con tenacia ce la metteranno tutta per raggiungere il loro obiettivo. Basta rimboccarsi le maniche e darsi da fare sulle cose che al momento potrebbero sembrare senza valore, insignificanti: ad esempio ripulire le spiagge dai rifiuti che si arenano sulla spiaggia. E credo davvero, che se ognuno di noi, nel suo piccolo cercasse di non contaminare il pianeta sul quale ci è stato concesso di vivere, non potremmo che trarre dei benefici per noi e per le generazioni future.

Molto brava l’autrice nel saper introdurre alcuni passaggi del

 romanzo con caratteristiche fantasy e intrecciarle con problemi

 reali, deducenti dall’inquinamento ambientale nonché

 atmosferico. Prendiamo ad esempio lo scioglimento dei ghiacciai

 a causa del surriscaldamento della crosta terrestre, della moria

 delle api a causa dei pesticidi, tutto questo, mescolato alle

 vicende dei protagonisti ideati dalla fantasia dell’autrice, il gioco

 è fatto.  In alcuni passaggi del romanzo vengono descritti alcuni

 problemi reali derivanti dall’inquinamento incorniciati dalle

 vicende dei protagonisti totalmente partoriti dalla fantasia della

 Malagoli.

Buona la descrizione in entrambi i romanzi dove si svolgono le

 storie dei due protagonisti: Punta Molentis a Villasimius e Port

 Giungo; due meraviglie inserite nella costa sud-orientale. E

 credetemi, non è facile che un autore riesca a trascinarti dentro

 le sue storie, dandoti la possibilità di viaggiare attraverso gli

 occhi dei suoi protagonisti. Condurti a scorgere quei lati che gli

 occhi non possono vedere, farti entrare in empatia con tutto ciò

 che l’autrice con abilità descrive nell’opera, dai colori, ai suoni,

 al rumore del mare, al caldo tepore delle sabbie dorate dal sole e

 dal fascino imperioso delle montagne.

Devo dire, che come il primo romanzo: “Luce nel buio”, anche il

 sequel mi ha interessato, poiché leggendolo, mi ha regalato le

 emozioni che speravo di avere.

Le caratteristiche fantascientifiche, poi, hanno donato a tutta

 l’opera quel riflesso magico che la rende unica nel suo genere.

Passiamo ai personaggi: ho ritenuto Ipov azzeccati, come del

 resto, nel primo. Sono giovani ragazzi che lottano per amore, e

 non solo per quello che può nascere tra due persone, ma per

 alcune scelte difficili da fare e attuare. Lo stile, dal registro

 colloquiale, aiuta alla lettura, che scorre come un treno freccia

 rossa, (per usare una metafora).

Lo consiglio vivamente, soprattutto alle nuove generazioni che

 vogliono migliorare il loro futuro, che vogliono ritrovarsi a

 vivere la loro vita in un mondo dove tutto potrebbe essere

 migliorato, se tutti si impegnassero con amore e dedizione.

Voto sette

 


 

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