Opera:
Siamo destinati
Autrice:
Maria Cristina Malagoli
Genere:
fantascienza
Target:
Young/adult
Editore:
AmicoLibro (29 maggio 2020)
Sinossi
“Siamo destinati” è il sequel del romanzo “Luce
nel buio” in cui quattro liceali sono coinvolti, loro malgrado, in una serie di
vicende che hanno dell’incredibile. In entrambi i romanzi è vivo ed è sempre
presente l’amore che l’autrice sente per la sua amata Sardegna. Ogni pagina
trasuda di forte empatia col problema dell’inquinamento ambientale e il desiderio
di voler tutelare un diritto che è quello della salute per tutti i cittadini
del mondo. Le vicende si svolgono in Sardegna: Porto Giunco e Punta Molentis a
Villasimius.
Recensione
By
Grazia Electra Cormaci
“Esisto, esisto senza ritirarmi dal tempo
e vengo al mondo ogni ora
diventando
l’aria che respiro
aggrappandomi come una bambina
alla mano di un
destino
che mi chiede dove andare
prima di orientarsi dentro al cuore.”
(Michela Zanarella)
“Siamo destinati” è il sequel
di “Luce nel buio”. In questo secondo libro, l’autrice continua a narrarci
la storia dei quattro adolescenti che si ritrovano, nonostante i loro sforzi,
impantanati in circostanze che hanno del fantascientifico. L’amicizia con un
alieno dall’aspetto affascinante, molto diverso da quelli che conosciamo
attraverso i movie di fantascienza, aiuta loro a considerare quanto sia
importante la tutela e il rispetto per la natura in cui si vive. Praticamente porta loro a riflettere, quanto sia saggio proteggere l’ambiente per poi essere a
sua volta, difesi, altrimenti, continuando a ignorare ciò, alla fin fine
distruggeremo questa protezione e di conseguenza autodistruggeremo la razza
umana. I quattro protagonisti, nell’incipit - diciamocelo pure - se ne fregano,
e vivono spensierati i loro giorni di vacanze, tuttavia, quando Thomas,
l’alieno, li informa di ciò che sta accadendo intorno a loro, beh, è come il
film “Il risveglio” di una situazione che va peggiorando sempre più.
Nel secondo romanzo ritroviamo gli stessi
protagonisti del primo, solo un po’ più maturi e consapevoli, tant’è che si
incaricheranno come volontari di un compito ammirevole: controllare le spiagge
del comune di Villasimius e ripulirle dai rifiuti dei turisti o visitatori
locali.
Inoltre, abbiamo una dolce storia d’amore che nasce (tra razze diverse): l’alieno Thomas e l’umana Sara. Un sentimento non facile da vivere, per i sensi di colpa che man mano crescono dentro di loro, a volte tormentandoli, a volte portandoli a riflettere interiormente su cosa o non è giusto fare.
Lasciarsi o continuare a dare retta al loro cuore?
In entrambi i romanzi della
Malagoli è vivo l’amore per la sua Sardegna. Ogni passaggio è basato sull’amore di una terra
ricca di caratteristiche bucoliche, meravigliose e splendide. Una terra che ti
cattura e ti sorprende ogni volta che ritorni da lei, come Ulisse fu attratto
dal canto ammaliatore delle sirene. I suoi profumi, le sue meraviglie ti
entrano dentro e non ti lasciano andare; il suo soffio dolce e sibillino ti
penetra nell’anima ricordandoti che essa ti accoglie a braccia aperte, tra i
suoi lunghi riflessi di un’acqua cristallina, le grandiose scogliere e
insenature dove tutto è pace, dove tutto è armonia, dove l’ambiente è unico e
imprevedibile. Le montagne che scendono a picco sul mare, che resta lì, eterno
ad aspettare che qualcuno di passaggio calpesti la sua sabbia morbida e calda.
Un mare eterno, elemento naturale dove ogni essere umano rimane oltremodo
abbacinato e cullato tra le sue flessuose onde, che avviluppano con affetto chi
si lascia amare. Questo è il messaggio che l’autrice di questo sequel ci ha
voluto inviare.
Un messaggio considerevole, che
dovrebbe essere inteso come regola principale per ciò che riguarda il rispetto
per l’ambiente tutto. I quattro giovani
protagonisti, tra cui l’alieno Thomas, sono gli eroi di questa storia e devono
affrontare o forse prevenire in tempo un disastro senza precedenti, ma con
tenacia ce la metteranno tutta per raggiungere il loro obiettivo. Basta
rimboccarsi le maniche e darsi da fare sulle cose che al momento potrebbero
sembrare senza valore, insignificanti: ad esempio ripulire le spiagge dai
rifiuti che si arenano sulla spiaggia. E credo davvero, che se ognuno di noi,
nel suo piccolo cercasse di non contaminare il pianeta sul quale ci è stato
concesso di vivere, non potremmo che trarre dei benefici per noi e per le
generazioni future.
Molto brava l’autrice nel saper introdurre alcuni passaggi del
romanzo con caratteristiche fantasy e intrecciarle con problemi
reali, deducenti dall’inquinamento ambientale nonché
atmosferico. Prendiamo ad esempio lo scioglimento dei ghiacciai
a causa del surriscaldamento della crosta terrestre, della moria
delle api a causa dei pesticidi, tutto questo, mescolato alle
vicende dei protagonisti ideati dalla fantasia dell’autrice, il gioco
è fatto. In alcuni passaggi del romanzo vengono descritti alcuni
problemi reali derivanti dall’inquinamento incorniciati dalle
vicende dei protagonisti totalmente partoriti dalla fantasia della
Malagoli.
Buona la descrizione in entrambi i romanzi dove si svolgono le
storie dei due protagonisti: Punta Molentis a Villasimius e Port
Giungo; due meraviglie inserite nella costa sud-orientale. E
credetemi, non è facile che un autore riesca a trascinarti dentro
le sue storie, dandoti la possibilità di viaggiare attraverso gli
occhi dei suoi protagonisti. Condurti a scorgere quei lati che gli
occhi non possono vedere, farti entrare in empatia con tutto ciò
che l’autrice con abilità descrive nell’opera, dai colori, ai suoni,
al rumore del mare, al caldo tepore delle sabbie dorate dal sole e
dal fascino imperioso delle montagne.
Devo dire, che come il primo romanzo: “Luce nel buio”, anche il
sequel mi ha interessato, poiché leggendolo, mi ha regalato le
emozioni che speravo di
avere.
Le caratteristiche fantascientifiche, poi, hanno donato a tutta
l’opera quel riflesso magico che la rende unica nel suo
genere.
Passiamo ai personaggi: ho ritenuto Ipov azzeccati, come del
resto, nel primo. Sono giovani ragazzi che lottano per amore, e
non solo per quello che può nascere tra due persone, ma per
alcune scelte difficili da fare e attuare. Lo stile, dal registro
colloquiale, aiuta alla lettura, che scorre come un treno freccia
rossa, (per usare una metafora).
Lo consiglio vivamente, soprattutto alle nuove generazioni che
vogliono migliorare il loro futuro, che vogliono ritrovarsi a
vivere la loro vita in un mondo dove tutto potrebbe essere
migliorato, se tutti
si impegnassero con amore e dedizione.
Voto sette
Nessun commento:
Posta un commento
Disclaimer
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Rare immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autrice del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autrice dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.